Ecoscuola

Ecoscuola. Scuola intorno all’ambiente e quindi a tutto ciò che sta intorno all’uomo. Il nostro scopo è quello di fornire notizie e spunti di confronto sulle tematiche ambientali partendo dal mondo della scuola per arrivare alle famiglie. Una sorta di educazione al contrario. I bambini che educano gli adulti sui comportamenti. Oggi ed ancor di più domani dobbiamo imparare a fare i conti con il turismo ecostostenibile.
Cosa vuol dire turismo ecosostenibile? Va di moda oppure è una necessità?
La professoressa Caputo, indimenticabile docente di Italiano e latino del lontano Liceo scientifico – oggi splendida ottantenne – soleva avvertire ” quando la confusione imperversa bisogna ricorrere al vocabolario”
Perciò turismo[ attività consistente nel fare gite, escursioni, viaggi per svago o a scopo istruttivo] eco [casa, ambiente, natura dal latino echo, che deriva dal greco antico ἠχώ!!] sostenibile [che si può sostenere]. Il turismo ecosostenibile è la movimentazione di individui a scopo istruttivo o di svago che sostiene, rispetta la natura, l’ambiente [da ambeo, tutto ciò che sta intorno all’uomo] e la comunità. Questo tipo di turismo rivolge un’attenzione speciale, esclusiva al rapporto con la natura attraverso strategie operative che garantiscono sia la preservazione dell’ambiente naturale sia la ricerca di un equilibrio tra uomo e natura tale da favorire la miglior convivenza possibile.
Turismo non considerato solo in termini di divertimento e di vacanza ma necessità di porre al centro dell’attenzione la persona, la filiera turistica a livello nazionale e locale, l’informazione sull’accessibilità, la comunicazione, la qualità dell’accoglienza per tutti, la collaborazione

Per sua natura l’uomo produce rifiuti urbani e spesso anche speciali. Bisogna mettere attenzione su comportamenti quotidiani e spesso ritenuti banali. Pensate ai fumatori che buttano i mozziconi di sigaretta per terre o alla fine delle gomme masticanti, borse di plastica, lattine di cocacola etc. La nature impiega decenni per distruggerli. Pensate ai rifiuti urbani ed alla problematica del percolato ricco di diossine che inquina il suolo e la falda acquifera e che ci ritroviamo sopra il tavolo tramite la catena alimentare. Pensate ancora ai rifiuti speciali abbandonati in microdiscariche a cielo aperto o sotterrati di propoposti in discariche abusive e sconosciute. Tutto questo impone una sensibilità ed una cultura diversa.

Parimente il turista non può più essere immaginato come un pacco da spedire in qualche parte del mondo e farlo sentire a casa sua creando economia positiva all’interno del villaggio e disastri ambientali ed economici appena fuori la porta del medesimo. Il turista deve partecipare in modo consavevole alla vita della comunità che lo ospita e non tenuto prigioniero nelle mura del villaggio.

Pensiamo strano? Siamo dei visionari?
Noi pensiamo che le nuove generazioni possano essere educate a questo modo diverso di pensare il turismo che passa attraverso il rispetto dell’ambiente, della comunità ad esso afferente e individuo che la forma.
Pensiamo che questo diverso approccio virtuoso produca benessere intorno all’uomo in generale con ricadute positive dovunque vivono questi individui con diversa sensibilità.

I ragazzi frequentanto i nostri corsi acquisiranno una diversa sensibilità che metteranno in atto dovunque si trovino.
Non vi pare?